Dal 2017 l'Assessorato alla Cultura del Comune di Vimercate propone V_AIR Vimercate Art In Residence, un programma annuale di residenze per artisti, orientato alla valorizzazione dell'arte contemporanea e al sostegno della produzione artistica giovanile. Le selezioni si svolgono tra dicembre e febbraio e le residenze hanno una durata di tre settimane, generalmente nel mese di maggio. Ogni anno vengono scelti fino a un massimo di nove artisti con un'età compresa tra i 19 e i 35 anni compiuti operanti nell'ambito delle arti visive (pittura, scultura, grafica, fotografia, video, performance) senza limitazione di linguaggi espressivi e tecniche artistiche. Ai vincitori viene assegnato un atelier presso la sede del museo in cui creare le proprie opere, un alloggio e un rimborso spese per la produzione dell'opera. Al termine viene realizzata una mostra collettiva e le opere entrano a far parte delle collezioni del museo.
La quinta edizione 2021 di V_AIR Vimercate Art In Residence, curata da Maria Paola Zedda, si è ispirata al tema DIALOGHI CON LA CATASTROFE. Riflessioni, pratiche e visioni per la rinascita e ha raccolto ben 154 candidature pervenute da 27 Paesi in tutto il mondo (India, Pakistan, Iran, Cina, Corea del sud, Ghana, Egitto, USA, Argentina, Brasile, Grecia, Romania, Portogallo, Svezia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Croatia, Bosnia Erzegovina, Austria, Germania, Slovenia, Russia, Italia).
Questi sono gli artisti vincitori e i progetti selezionati realizzati a Vimercate.
SILVIA AMANCEI E BOGDAN ARMANU (Romania), SABA'S LOOK ON THE FUTURE. La pratica artistica di Amancei e Armanu gravita intorno all'immaginario utopico, lavorando con concetti, a volte apparentemente opposti, quali lavoro/lavoro immateriale, design/speculazione, futuro/storia/ideologia, il tutto sotto l'ombrello di una decostruzione critica atta a sovraeccitare la capacità di guardare oltre il capitalismo e creare il futuro, come un bene comune. Una pluralità di mondi a venire è interrogata attraverso copioni, sceneggiature, storie, narrazioni mediate con una gamma diversificata di mezzi artistici, dal testo, al disegno alla fotografia, al film. Due personaggi metteranno in scena il futuro del capitalismo e i suoi sintomi combinando elementi di performance con le avanguardie storiche e le pratiche di performance tardive degli anni '70-'80 nell'Europa dell'Est.
LENA CHEN in collaborazione con MICHAEL NEUMANN, (USA) - RIPOSO. Una performance sull’impotere, sulla sottrazione all’imperativo dell’iperproduzione culturale ed economica di questo tempo. L’artista cino - americana medita e dorme per un periodo di tempo in uno spazio pubblico, invitando le persone a sperimentare pratiche di riposo come risposta alla accelerazione catastrofica del capitalismo. Riposo è un’installazione site-specific che esplora il rilassamento come antidoto politicamente sovversivo al corrente sistema di produzione, collocata in Piazza Roma a Vimercate, circondata da banche e servizi commerciali. Riposo interrompe questo sistema di profitto con l'installazione di un’amaca in cui il pubblico è invitato a distendersi, meditare e dormire. L'amaca è progettata con un tessuto che presenta la Piazza Roma manipolata digitalmente in una surreale striscia di sogno.
Riposare è un modo per rendere le nostre esistenze ricettive alla nostra saggezza e per fortificarci spiritualmente con l’obiettivo di creare un futuro più giusto. (Lena Chen)
IRENE DIONISIO (Italia) - DA TOGLIERE IL FIATO. L'artista raccoglie e rielabora audio-testimonianze di cittadini vimercatesi per una loro restituzione collettiva riconnessa ai luoghi pubblici mediante “passeggiate sonore”. Interroga la questione dello spazio, la regolamentazione delle distanze e le conseguenze sulla vita sociale e sulla psicologia delle persone, affidando all’aria, mezzo di diffusione del suono ma anche spazio immateriale e metaforico percepito in questi mesi come contaminato, la restituzione di una pratica di ascolto delle testimonianze della pandemia a Vimercate. Attraverso un processo partecipativo di descrizione, rielaborazione e messa in scena di "ciò che manca" si intende costruire un percorso fisico ed emozionale di catarsi comunitaria. L'installazione sonora Da togliere il fiato viene realizzata attraverso passeggiate performative e la realizzazione di un disco, un vinile di raccolta della memoria spaziale e affettiva.
RUGGERO FRANCESCHINI E ZELDA SOUSSAN (Italia, Francia)- USERS'GUIDE FOR THE PLANETH EARTH. Il progetto indaga la possibilità dello spazio pubblico di divenire bene comune. Lo fa insieme a coloro che lo abitano e se ne prendono cura, attraverso responsabilità condivise e la re-immaginazione della vita quotidiana. Fondendo la partecipazione del pubblico e le tecniche di mappatura culturale e comunitaria, verrà creata una performance site-responsive come risultato di un dialogo con il contesto specifico. Verrà prodotto così un libretto di istruzioni per sopravvivere nella Vimercate del futuro, un territorio reimmaginato nei luoghi e nelle funzioni.
HAYRO MOHAMED HUTOMO (Indonesia)- MICROSCOPIC POWER: ZOOM IN AN INVISIBLE REALITIES. Microscopic Powers: Zoom in An Invisible Realities riflette sulla relazione tra cibo, ambiente e cambiamento climatico in un contesto di elaborazione critica e intersezionale che indaga i temi di salute, cultura, politica e società e le pratiche di biopolitica alimentare su scala locale e internazionale. Attraverso la realizzazione di workshop con i cittadini per l’estrazione di DNA dagli alimenti, il progetto riflette sugli scenari possibili del futuro dell’alimentazione dopo i cambiamenti climatici.
SMIRNA KULENOVIC (Bosnia) - TAROT OF POSTCAPITALIST DESIRE. Il progetto artistico interattivo mira a utilizzare il design partecipativo per creare un innovativo mazzo di carte dei Tarocchi che immaginerà gli elementi futuri e i personaggi attivi della "Utopia" post-pandemica, visti dalla prospettiva di un gruppo di giovani locali e visualizzati da una rete neurale rete neurale (intelligenza artificiale). I Tarocchi si trasformano nel progetto da pratica mistica a strumento interattivo profondamente politico. I simboli disegnati collaborativamente sono pensati per mettere in discussione, interpretare e capire la cultura e i valori della società in cui ci troviamo. Forniscono spazio per critiche e narrazioni che interrogano le ideologie dominanti di sfruttamento insostenibile delle risorse umane e naturali, lasciando all’aleatorietà del caso la possibilità di incontrare futuri inattesi.
V_AIR 2021 ha ottenuto un contributo di Regione Lombardia